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Dove va il mondo secondo le armi convenzionali

Solo un paio di osservazioni sui tempi “convenzionalmente” normali in cui viviamo.

I 5 maggiori compratori di armamenti convenzionali, che rappresentano il 30% delle importazioni mondiali, sono: India, Corea del Sud, Cina, Pakistan e Singapore. E’ l’Asia che corre ad armarsi.

I 5 maggiori venditori di armamenti, che rappresentano il 75% delle esportazioni globali, sono: USA, Russia, Germania, Francia e Gran Bretagna. E cioè il “vecchio” mondo industrializzato, quello che ha avuto un ruolo maggiore nell’ultimo conflitto mondiale e nella guerra fredda. Di esperienza è vero che ne hanno da vendere.

Alcune note aggiuntive degne di nota:

– 4 dei 5 maggiori esportatori di armi sono membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Uhmm… e siamo tutto più sicuri.

– la Grecia resta, nonostante la crisi, il primo compratore di armamenti in Europa…

– …e chi è il suo maggiore fornitore? La Germania!! (ma anche i francesi: la Grecia è obbligata a dar fede ai vecchi contratti che la propria marina militare ha per acquistare navi francesi e sottomarini tedeschi).

– …vogliamo parlare di embargo degli armamenti e primavera araba? – vedi guerra di Libia e arsenali libici.

– Naturalmente parliamo solo di “armi convenzionali”.
Perché quelle nucleari, batteriologiche, etc. nessuno forse lo sa veramente.

Dal rapporto dello Stockholm International Peace Research Institute. Pubblicato a Marzo 2012 si riferisce agli scambi di armi convenzionali avvenuti nel 2011 (ARo).

 

Sri Lanka, alla guerra di corsa

Mentre nel combattuto nord dello shri lanka nuovi scontri hanno causato la morte di 3 soldati governativi e 18 guerriglieri separatisti, nella capitale e’ esplosa sabato una bomba di modeste dimensioni che in un’ area commerciale affollata nel pomeriggio di un sabato di shopping, ha provocato 45 feriti. Lo dice un rapportro ufficiale dell’esercito di Colombo.
Secondo il portavoce dell’esercito, Brig. Udaya Nanayakkara, questo e’ solo l’atto di disperazione dei ribelli, in ritirata su al nord dopo che le truppe di colombo hanno guadagnato posizioni lungo il fronte e conquistato villaggi chiave prima sotto cntrollo delle tigri tamil. “attaccano i civili perche’ sono deboli”.
Non c’e’ commmento dall’altra parte, che anzi non rivendica l’attentato.
D’altro canto e’ vero anche che questo episodio, se veramente commesso dalle tigri tamil,  dimostrerebbe la loro capacita’ di penetrare in profondita’ nel territorio governativo, a discapito delle imponenti misure di sicurezza e del grande numero di check point.
Gli ultimi attentati risalgono a maggio e giugno, entrambi non rivendicati dai combattenti Tamil, che tra l’altro UE, Stati Uniti e India includono tra le organizzazioni terroristiche.
Negli ultimi mesi i combattimenti nella guerra civile, che si protrae ormai da decenni, si sono intensificati. l’esercito ha messo in atto una campagna che fino ad ora si sta rivelando vittoriosa, ha infatti guadagnato ampie zone di terreno e catturato diverse basi ribelli. secondo colombo, i ribelli sono in ritirata e presto l’obiettivo di sconfiggerli sara’ raggiunto. forse, stando alle previsioni del governo, a fine anno.
Nella giornata di venerdi’ sono stati riportati feroci scontri lungo la line di confine tra lo stato che di fatto esistente al nord, quello tamil, e le posizioni controllate dal governo di Colombo.secondo fonti governative hanno avuto luogo due distinte battaglie: uyna nel distretto di Kilinochchi, dove un soldato ha perso la vita e 8 ribelli sono stati uccisi. nell’altra, avvenuta nei distretti di Vavuniya, Welioya and Jaffna, un soldato e 110 ribelli sono morti.
Tuttavia a’ possibile che i numeri siano stati gonfiati. una osservazione imparziale non e’ possibile, visto che non sono presenti giornalisti nella zona di guerra.